Gerusalemme, 23 ott. (LaPresse/Xinhua) – Il primo ministro israeliano Bejamin Netanyahyu è convinto che l’attacco di ieri alla metropolitana di Gerusalemme sia stato supportato da Mahmoud Abbas(il presidente dell’Autorità Palestinese, ndr) che “glorifica gli assassini e abbraccia l’organizzazione a cui appartengono i terroristi, Hamas”. Lo si apprende da un comunicato diramato dall’ufficio del primo ministro. Parlando nel corso di una consultazione che si è svolta nella sede nazionale della polizia, il premier ha accusato la “debolezza” della comunità internazionale nel suo approccio soft nei confronti dei palestinesi, dichiarando che “non è disposta a pronunciare una sola parola di critica contro Abbas nonostante la sua glorificazione dei terroristi e l’abbraccio di Hamas”. In confronto, ha detto Netanyahu, Israele non è debole e “sapremo fortemente mantenere il nostro diritto e il dovere di difendere il nostro Paese”.

Nel corso della riunione, tenuta il giorno dopo che a Gerusalemme est un palestinese ha lanciato la sua auto contro una folla di pendolari in una stazione di metropolitana leggera, uccidendo un bambino e ferendo altre sette persone, Netanyahu ha quindi incaricato la polizia e altre forze dell’ordine israeliane a rafforzare il personale di sicurezza a Gerusalemme, nel tentativo di arginare l’ondata di violenza nazionalista in città. “Vogliamo riportare la pace e la sicurezza a Gerusalemme. Ogni tentativo di danneggiare i suoi abitanti sarà frenato con una risposta forte”, ha dichiarato Netanyahu. Il ministro per la Sicurezza pubblica israeliano Yitzhak Aharonovitch, il commissario di polizia Yohanan Danino, il capo di Shin Bet Yoram Cohen e il comandante della polizia di Gerusalemme Moshe Edri hanno informato Netanyahu sul deterioramento della situazione della sicurezza a Gerusalemme negli ultimi mesi, fornendo i dettagli dell’attacco di mercoledì. Netanyahu ha ordinato l’immediato invio di ulteriori agenti di polizia di frontiera, insieme a maggiori misure di sorveglianza e di intelligence.

Queste “nuove misure” faranno tornare la calma in città, ha detto il premier istruendo ulteriormente i partecipanti della riunione a “esercitare la sovranità israeliana” in tutte le parti della città attraverso il dispiegamento di forze aggiuntive. “Sosteniamo la polizia israeliana – ha commentato Netanyahu – e metteremo a disposizione tutti i rinforzi e le capacità per svolgere questa missione”. “Gerusalemme non è l’unica città che vive nel terrore. Altri capitali e città di tutto il mondo sono sotto attacco”, ha detto Netanyahu in un apparente riferimento ai molteplici attacchi terroristici a Ottawa in Canada.

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