Washington (Usa), 17 ott. (LaPresse/AP) – Il presidente Usa Barack Obama apre alla possibilità di nominare un commissario che guidi la campagna dell’amministrazione contro la diffusione dell’ebola. “Potrebbe essere appropriato” nominare una sola persona che coordini gli sforzi del governo, ha ammesso Obama. Il presidente ha detto inoltre di “non essere contrario dal punto di vista filosofico” a un divieto di viaggi negli Stati Uniti per le persone in arrivo dai Paesi dell’Africa occidentale colpiti dall’epidemia “se è una cosa che garantirà la sicurezza degli americani”. La misura, ha notato però, potrebbe essere controproducente. Il presidente ha sottolineato che il suo team di consiglieri sta facendo “un lavoro eccezionale”.
Obama ha parlato al termine di un incontro con la segretaria alla Salute Sylvia Burwell, il capo di Gabinetto della Casa Bianca, Denis McDonough, il direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (Cdc), Thomas Frieden, la consigliera per l’antiterrorismo Lisa Monaco e la consigliera per la Sicurezza nazionale Susan Rice. Il presidente ha inoltre parlato al telefono con diversi funzionari statunitensi e stranieri, tra cui il presidente della Camera, John Boehner, la leader dei democratici alla Camera Nancy Pelosi e il leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, con i quali ha parlato della risposta dell’amministrazione alla malattia.
Successivamente ha parlato anche con il governatore del Texas, Rick Perry, e con quello dell’Ohio, John Kasich, delle misure adottate dopo che una delle due infermiere contagiate a Dallas aveva preso un aereo in Ohio prima che le fosse diagnosticata l’ebola. Infine, ha riferito la Casa Bianca, Obama ha telefonato al premier canadese Stephen Harper e al primo ministro svedese Stefan Lofven per discutere della risposta internazionale all’epidemia in Africa.
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