Canberra (Australia), 1 ott. (LaPresse/AP) – L’Australia ha inviato due aerei non armati per sostenere la campagna contro i militanti dello Stato islamico (ex Isil) guidata dagli Stati Uniti, ma non lancerà per il momento raid aerei. Lo ha annunciato al Parlamento il primo ministro australiano, Tony Abbott, precisando che un aereo E-7A Wedgetail e un KC-30A per il rifornimento in volo si uniranno alle operazioni dalla base aerea al-Minhad, vicino a Dubai. Prima di prendere una decisione su eventuali missioni di combattimento, ha spiegato Abbott, i ministri attendono un’approvazione del governo iracheno. “Non abbiamo ancora preso una decisione finale per impegnare le nostre forze in combattimento – ha dichiarato il premier – ma aerei australiani inizieranno a partire da oggi e a sorvolare l’Iraq per sostenere le operazioni degli alleati”.

Il governo australiano può decidere di inviare truppe in guerra senza chiedere l’autoriazzazione al Parlamento. “Il nostro obiettivo – ha affermato Abbott – è sostenere i governi che non commettono il genocidio contro il proprio popolo e non permettono che vengano commessi atti terroristici contro i nostri cittadini”. Due settimane fa sei caccia F/A-18F Super Hornet e due aerei di sostegno australiani erano stati inviati negli Emirati Arabi Uniti in risposta a una richiesta formale di Washington. Il governo di Canberra ha annunciato successivamente che altri due Super Hornet potrebbero essere inviati a breve in Medioriente. L’Australia ha anche inviato in Iraq 200 soldati, tra cui membri delle forze speciali, e 400 militari dell’aeronautica per dare consulenza alle forze di sicurezza locali. Abbott ha annunciato che l’Australia si impegnerà soltanto nelle operazioni in Iraq e ha escluso il dispiegamento di soldati di Canberra sul terreno. “Questo apocalittico culto di morte ha dichiarato guerra al mondo e bisogna opporvi resistenza a casa e all’estero”, ha sottolineato Abbott in riferimento ai militanti dello Stato islamico.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata