New York (New York, Usa), 25 set. (LaPresse/AP) – L’Iraq ha scoperto un complotto di militanti dello Stato islamico (ex Isil) che prevedeva attacchi nelle metropolitane di Parigi e degli Stati Uniti. Lo ha detto il primo ministro del Paese, Haider al-Abadi, spiegando che il piano è stato scoperto da un’operazione dell’intelligence del Paese.

Al-Abadi ha riferito di essere stato informato oggi del complotto da Baghdad, e che è opera di combattenti stranieri dello Stato islamico (ex Isil) in Iraq. Quando gli è stato chiesto se l’attacco fosse imminente, al-Abadi ha risposto “non sono sicuro”. Quando gli è stato chiesto se l’attacco fosse stato sventato, il premier ha risposto “no”. Il primo ministro iracheno ha aggiunto che gli Stati Uniti sono stati informati. Al-Abadi lo ha detto durante un incontro con i giornalisti ai margini dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Non ci sono stati immediati commenti da Washington e Parigi, e non è stato possibile confermare indipendentemente le affermazioni di al-Abadi. Il premier iracheno ha aggiunto che i sospetti includono estremisti dagli Stati Uniti e dalla Francia che combattevano con il gruppo Stato islamico in Iraq. “Oggi, mentre sono qui ricevo notizie accurate da Baghdad che ci sono stati arresti di alcuni elementi e che c’erano reti dentro l’Iraq per compiere attacchi…nelle metro di Parigi e degli Stati Uniti”, ha detto al-Abadi, parlando in inglese. “Non sono iracheni. Alcuni di loro sono francesi, altri sono americani. Tuttavia si trovano in Iraq”, ha spiegato.

FUNZIONARIO USA: NESSUNO NEL GOVERNO NE E’ A CONOSCENZA. Dopo le affermazioni di al-Abadi, un alto funzionario dell’amministrazione Obama ha detto che nessuno nel governo degli Stati Uniti è a conoscenza di un complotto per un attacco alle metropolitane negli Stati Uniti e a Parigi. Il funzionario statunitense ha spiegato che la congiura non è mai stata menzionata negli incontri con personalità irachene questa settimana a New York. L’uomo ha parlato a condizione di anonimato perché non autorizzato a discutere pubblicamente dell’argomento. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ieri ha incontrato il premier al-Abadi ai margini dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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