Nuova Delhi (India), 12 set. (LaPresse/AP) – Per Swapna Barman è doloroso anche soltanto indossare le scarpe. Indiana, 18 anni, è nata con sei dita in ogni piede e non può permettersi calzature adatte per la sua condizione. Nonostante i disagi ha deciso però di dedicarsi allo sport e quest’anno rappresenterà l’India nell’eptathlon ai Giochi asiatici che si disputeranno a partire dal 19 settembre a Incheon, in Corea del Sud. “Indossare scarpe normali fa male, ma non posso preoccuparmene in questo momento. Il mio allenatore ha in mente alcuni obiettivi per me ed è su questo che mi concentro”, ha spiegato l’atleta in un’intervista.

L’anomalia genetica da cui è affetta, la polidattilia, è piuttosto frequente e in alcune parti dell’India è considerata un segno di fortuna. L’allenatore Subhash Sarkar aveva inizialmente respinto la candidatura di Barman come saltatrice in alto, nonostante i suoi successi passati, ma ha accettato di prepararla per l’eptathlon, una specialità dell’atletica leggera che contempla sette gare di discipline diverse.

La giovane ha ottenuto recentemente degli ottimi risultati, che le permettono di sperare perfino in una medaglia ai Giochi asiatici. Barman ha un fratello maggiore che sostiene lei e il padre paralizzato, che vive a Jalpaiguri, nello Stato indiano del Bengala occidentale. L’atleta può anche contare sull’aiuto di alcuni imprenditori locali, che hanno cercato di fabbricare scarpe adatte a lei. Le 12 dita dei piedi “è qualcosa per cui lei sarà sempre conosciuta, immagino”, ha commentato l’allenatore. “Il fatto è che lei soffre molto perché il sesto dito si piega dentro la scarpa. Ma non ho sentito di nessuna tecnologia che possa risolvere questo problema; è un dolore con cui dovrà convivere”, ha concluso.

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