Santiago (Cile), 12 set. (LaPresse) – Sei carabinieri sono rimasti feriti nel corso di scontri in Cile durante le manifestazioni in occasione dell’anniversario del colpo di Stato militare. Cadeva ieri infatti il 41esimo anno da quell’11 settembre 1973, giorno in cui il generale Augusto Pinochet pose fine al governo del presidente socialista Salvador Allende, avviando 17 anni di dittatura, dal 1973 al 1990. Nella notte alcuni dimostranti hanno lanciato sassi e bombe incendiarie contro la polizia e un autobus è stato incendiato. Sette persone sono state arrestate.

I dimostranti hanno vandalizzato anche le linee elettriche, provocando interruzioni in diverse aree della capitale. Quasi 17mila case sono rimaste senza corrente.

Il governo del Cile stima che sotto Pinochet siano state uccise 3.095 persone, cifra che include anche circa 1.200 persone scomparse. A 41 anni di distanza le ferite lasciate dalla dittatura sono ancora aperte e i cileni restano divisi tanto che gli anniversari sono sempre caratterizzati da scontri. Quest’anno l’anniversario cade poi in un periodo di particolare tensione. Lunedì infatti nei pressi di una stazione della metro di Santiago è avvenuto un l’attentato peggiore da 20 anni a questa parte, che ha provocato 14 feriti.

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