Evaston (Illinois, Usa), 25 ago. (LaPresse/AP) – I genitori del giornalista statunitense James Foley, decapitato lo scorso 19 agosto dai militanti dello Stato islamico in Iraq, hanno pubblicato una lettera che, secondo loro, il figlio avrebbe scritto mentre era tenuto prigioniero. Questa lettera sarebbe stata affidata alla memoria di un altro ostaggio che stava per essere liberato e che l’ha poi riferita alla famiglia del ragazzo: tutto questo era stato pensato affinché i rapitori non potessero bloccare i suoi ultimi pensieri.

Nella lettera, che è stata pubblicata su una pagina Facebook chiamata ‘Trova James Foley’, il giornalista descrive la sua vita con altri 17 ostaggi, con i quali passava il tempo discutendo di film, sport, curiosità e giocando con rifiuti trovati in cella. Foley ricorda poi anche la sua famiglia con particolare riferimento al rapporto con i fratelli. Il giornalista è stato rapito il giorno del Ringraziamento del 2012, il 22 novembre, e i genitori, pubblicando le memorie, hanno invitato tutti a offrire una donazione per un fondo intitolato al reporter per mantenerne vivo il ricordo.

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