Gerusalemme, 24 ago. (LaPresse/AP) – Da mezzanotte di sabato l’esercito israeliano ha compiuto circa 20 attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l’esercito israeliano. Fonti mediche e della polizia di Gaza aggiungono che nei raid sono morte fra sette e 10 persone, tra cui un bambino di 18 mesi e un ragazzino di 17 anni.
Il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Kidra, riferisce di sette morti: due persone sono rimaste uccise in due raid aerei avvenuti oggi vicino a una strada costiera, uno dei quali ha raggiunto un gruppo di persone che uscivano da una moschea dopo le preghiere del mattino; altre due persone sono morte quando è stata presa di mira una moto che seguiva un’auto con a bordo i feriti di un raid; inoltre un uomo è morto in un attacco aereo che ha colpito la sua auto; infine il bambino di 18 mesi e il ragazzino di 17 anni sono deceduti in un raid in un condominio a Gaza City. La polizia riporta anche la notizia di tre morti in un raid aereo su una casa a Deir el-Balah, città nel centro della Striscia; non è chiaro però se le vittime di cui parla la polizia coincidano con qualcuna di quelle indicate da al-Kidra.
Secondo le stime delle Nazioni unite, dall’inizio del conflitto a Gaza, cominciato lo scorso 8 luglio con il lancio dell’operazione israeliana soprannominata ‘Margine protettivo’, sono oltre 17mila le case danneggiate. In alcuni casi sono state rase al suolo case familiari di tre o quattro piani. E mentre le violenze proseguono l’Egitto ha fatto pressioni su israeliani e palestinesi per riprendere colloqui indiretti al Cairo su una tregua permanente, ma non ha diffuso inviti ufficiali. Diversi round di colloqui indiretti fra Israele e Hamas sono crollati, come pure i cessate il fuoco temporanei dai quali erano accompagnati.
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