Gaza (Striscia di Gaza), 22 ago. (LaPresse/AP) – È morto un bambino di 4 anni, nella regione di Shaar Neghev, dopo essere rimasto ferito da un colpo di mortaio lanciato dalla Striscia di Gaza contro un kibbutz. Il bimbo si chiamava Daniel Turgeman. L’attacco è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi (ora locale) nel villaggio israeliano lungo la frontiera a sud di Israele. Si tratta della prima morte israeliana da quando martedì sono scoppiati nuovamente gli scontri tra Israele e Hamas. Salgono così a 68 le vittime israeliane: 64 soldati, tre civili e un lavoratore thailandese. Il ministero della salute di Gaza fa sapere invece che salito ad almeno 2.091 il numero dei palestinesi uccisi dall’inizio l’8 luglio scorso del conflitto nella Striscia. Dopo la morte del bambino il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “Hamas pagherà un prezzo altissimo per questo terribile attacco terroristico”. Intanto l’esercito di Tel Aviv fa sapere che il colpo di mortaio cha ha ucciso il bambino era stato lanciato da una scuola dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel quartiere Shujaiyeh a Gaza.
Intanto, è proseguito lo scambio di attacchi tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza. I militanti palestinesi hanno lanciato oggi almeno 56 razzi e colpi di mortaio verso Israele, mentre l’esercito di Tel Aviv ha condotto circa 30 raid aerei a Gaza. Uno degli attacchi ha colpito un allevamento, provocando la morte di due lavoratori e il ferimento di altre tre persone, ha riferito il ministero della Salute di Gaza. L’esercito israeliano ha fatto sapere che i raid hanno preso di mira lanciarazzi e magazzini di armi nascosti. Intanto nella città israeliana di Ashdod un razzo ha colpito una sinagoga e tre persone sono rimaste leggermente ferite da schegge di vetro.
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