Gerusalemme (Israele), 3 ago. (LaPresse/AP) – L’esercito israeliano ha reso noto di aver preso di mira tre militanti ricercati che erano a bordo di una motocicletta nelle vicinanze della scuola di Rafah dell’Onu e che sta “analizzando le conseguenze di questo attacco”. Oggi un attacco ha colpito una scuola Onu che ospitava sfollati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, provocando almeno 10 morti e feriti. L’episodio è stato condannato da Usa e Onu. Intanto l’esercito israeliano ha fatto sapere oggi che Hadar Goldin, il tenente di fanteria 23enne che si pensava fosse stato catturato venerdì da Hamas a Gaza, è in realtà stato ucciso in battaglia quel giorno. L’esercito non ha spiegato come è arrivato a questa conclusione. La presunta cattura del soldato aveva contribuito alla rottura del cessate, innescato una condanna globale e un attacco militare sulla zona della sua scomparsa nel sud di Gaza, che ha prodotto decine di morti tra i palestinesi e di case distrutte. Stamattina si sono verificati nuovi raid israeliani nel sud di Gaza: l’esercito ha effettuato attacchi aerei. Numerosi i morti, di cui non si sa ancora il numero complessivo.

ATTACCO VICINO A SCUOLA ONU A RAFAH: 10 MORTI – Dieci persone sono state uccise in un attacco vicino a una scuola delle Nazioni unite a Rafah, che dà rifugio agli sfollati, e altre 35 sono rimaste ferite. Lo ha riferito il funzionario sanitario palestinese Ashraf al-Kidra. Testimoni hanno raccontato che l’attacco è avvenuto mentre le persone erano in attesa in fila per le forniture alimentari. Robert Turner, direttore delle operazioni per l’agenzia per i rifugiati palestinesi delle Nazioni unite (Unrwa) nella Striscia di Gaza, ha detto che secondo i primi riscontri la scuola Onu di Rafah è stata colpita come risultato di un attacco aereo israeliano.

CONDANNA DELL’ONU. L’attacco vicino a una scuola delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza è stato “un oltraggio morale e un atto criminale”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Il segretario ha affermato che quanto è successo alla scuola di Rafah “è un’altra grave violazione del diritto internazionale umanitario, che richiedere chiaramente a entrambe le parti protezione per i civili palestinesi, per il personale delle Nazioni Unite e per le strutture delle Nazioni unite, tra le altre strutture civili”. In un comunicato, Ban Ki-moon ha detto che l’attacco “deve essere subito esaminato e coloro che sono colpevoli devono essere resi responsabili”.

GLI USA: VERGOGNOSO. Anche gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco, definito “vergognoso”. Gli stati Uniti hanno sottolineato che la scuola è stata identificata come una località protetta e che le Forze di difesa israeliane sono state informate diverse volte sulle coordinate della scuola. La portavoce del dipartimento di Stato Jen Psaki ha chiesto a Israele di “fare di più per rispondere ai suoi standard di evitare vittime civili”.

ISRAELE: PRESO DI MIRA MILITANTI. L’esercito israeliano ha reso noto di aver preso di mira tre militanti ricercati che erano a bordo di una motocicletta nelle vicinanze della scuola di Rafah dell’Onu e che sta “analizzando le conseguenze di questo attacco”.

ISRAELE INIZIA RITIRO UNILATERALE DA GAZA. Ieri alcuni contingenti dell’esercito israeliano si sono ritirati di diverse centinaia di metri verso il confine dentro la Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz, aggiungendo che alcune forze sono state ridispiegate dentro Israele. Quelle ancora dentro la Striscia stanno invece demolendo i rimanenti tunnel. Il premier Benjamin Netanyahu tuttavia non ha parlato del ritiro nella sua conferenza stampa serale, ma ha detto che dopo il completamento della distruzione dei tunnel Israele riesaminerà la situazione e continuerà nella loro missione di riportare la sicurezza ai cittadini di Israele.

HAMAS: RITIRO DI ISRAELE NON CI IMPEGNA. Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri ha detto che il ritiro unilaterale di Israele non “impegna” il gruppo a niente, sottolineando che Hamas è pronta a continuare a combattere se necessario. Lo riporta Maan. Abu Zuhri ha aggiunto che soltanto la situazione “sul campo” determinerà le successive mosse delle forze palestinesi.

L’ipotesi di ritirarsi unilateralmente dalla Striscia era stata già presa in considerazione questa notte dal gabinetto di sicurezza israeliano dopo un incontro di cinque Lo hanno riferito alti funzionari israeliani secondo quanto riporta Haaretz.. “Se sentiamo che questa deterrenza è stata raggiunta lasceremo la Striscia, basandoci sul principio di calma per calma”, ha detto un alto funzionario secondo Haaretz. Il principio ‘calma per calma’ implica che non ci saranno attacchi aerei israeliani se cesseranno i razzi provenienti dalla Striscia. “Se sentiamo che la deterrenza non è ancora stata raggiunta, continueremo l’operazione nella Striscia di Gaza, o andremo via e opereremo attacchi aerei”. Le fonti hanno aggiunto che Israele non intende inviare una delegazione ai colloqui al Cairo per una tregua. Israele, riporta Haaretz, cercherà anche di raggiungere accordi con l’Egitto, con il presidente palestinese Mahmoud Abbas e con la comunità internazionale riguardo alla ricostruzione della Striscia, alla demilitarizzazione di Hamas e alla supervisione dei beni che entrano nella Striscia.

NETANYAHU: DOPO DISTRUZIONE TUNNEL CONTINUEREMO MISSIONE SICUREZZA. Le forze di sicurezza israeliane hanno “distrutto migliaia di obbiettivi terroristici”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa, secondo quanto riporta Haaretz. Il premier ha aggiunto che dopo che i tunnel dentro la Striscia di Gaza verranno distrutti, le forze di sicurezza continueranno nella loro missione di riportare la sicurezza ai cittadini di Israele. “Tutte le opzioni sono sul tavolo per ripristinare la sicurezza”, ha detto il premier. Hamas pagherà “un prezzo intollerabile” se continua a lanciare razzi contro Israele, ha aggiunto. L’esercito israeliano riesaminerà la sua operazione a Gaza una volta che i soldati completeranno la demolizione dei tunnel di Hamas, sotto il confine tra Gaza e Israele, ha detto Netanyahu. Una volta che saranno distrutti, ha aggiunto il premier, “l’esercito si preparerà per continuare l’azione in base alle nostre esigenze di sicurezza e solo in base a quelle”. “Capisco la famiglia di Goldin. Israele farà tutto il possibile per far ritornare il loro figlio disperso”, ha detto il premier.L’operazione Margine protettivo è complessa, a causa dei combattimenti in zone densamente popolate. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyhau in conferenza stampa, aggiungendo che Israele è dispiaciuto per la morte di tutti i civili palestinesi. Il premier ha aggiunto che l’operazione ha il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa.

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