Gerusalemme, 5 lug. (LaPresse/AP) – Nuovi scontri tra polizia israeliana e dimostranti sono scoppiati questa mattina, a Gerusalemme e nelle città arabe nel nord dello Stato ebraico, dopo che ieri si sono tenuti i funerali del ragazzino palestinese Mohammed Abu Khdeir, il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato mercoledì poco dopo il suo rapimento. I palestinesi accusano gli estremisti ebrei di aver rapito il 16enne e di averlo ucciso per vendetta, dopo l’omicidio di tre ragazzi israeliani in Cisgiordania. Nelle cittadine arabe settentrionali, riporta la polizia locale, i manifestanti hanno lanciato sassi contro le auto di passaggio, dato fuoco a pneumatici e lanciato rocce e bombe incendiarie contro gli agenti.
Questi hanno risposto con gas lacrimogeni e granate stordenti. Più di 20 persone sono state arrestate, afferma la polizia. Nelle proteste a Gerusalemme, i dimostranti hanno usato una sega elettrica per danneggiare la linea elettrica che collega il settore orientale popolato da arabi nella città con la parte occidentale a maggioranza ebrea, spiega a polizia.
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