Kiev (Ucraina), 4 lug. (LaPresse/AP) – Le truppe dell’esercito ucraino hanno preso il controllo di 17 città che dalla scadenza del cessate il fuoco erano cadute in mano ai separatisti filorussi, ma le forze di Mosca si stanno ancora muovendo vicino all’Ucraina e i ribelli hanno attaccato posti di frontiera da entrambi i lati del confine. Lo ha dichiarato il segretario del consiglio nazionale per la sicurezza ucraino, Andriy Parubiy, affermando che le forze del governo stanno attaccando le postazioni ribelli con bombardamenti aerei e artiglieria. Le forze ucraine, ha proseguito, controllano ora 23 delle 36 regioni locali nelle province di Luhansk e Donetsk, nelle quali si concentra l’insorgenza. “I combattimenti per difendere il confine e liquidare i terroristi nelle regioni di Luhansk e Donetsk continuano”, ha detto Parubiy in conferenza stampa.
“Ciò sta avvenendo mentre si verificano costanti movimenti di equipaggiamenti militari e forze armate della Federazione russa vicino al confine ucraino”, ha aggiunto. I posti di frontiera ucraini nelle regioni di Luhansk e Donetsk, ha proseguito, continuano a venire attaccati da entrambe le parti sia dal territorio russo sia da quello ucraino. Uno dei motivi per cui il cessate il fuoco unilaterale proclamato dal presidente Petro Poroshenko non è stato rinnovato è la mancata restituzione da parte dei separatisti di tre posti di frontiera. Nella notte i ribelli hanno attaccato l’aeroporto di Donetsk e un giornalista di Associated Press ha dichiarato che è stata colpita un’antenna radar. Kiev sostiene che Mosca stia armando e sostenendo i separatisti, accusa che la Russia respinge. L’Ucraina teme anche che Mosca voglia provare ad annettere ulteriori territori dopo avere preso il controllo della Crimea a marzo.
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