Vienna (Austria), 2 lug. (LaPresse/AP) – “Non abbiamo mai abbassato la testa alle imposizioni e non le accetteremo nemmeno in questa serie di colloqui”. Lo ha detto il ministro degli Esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, dopo i primi incontri dei negoziati sul nucleare iraniano ripresi oggi a Vienna. Zarif ha inoltre chiesto all’Occidente di non “continuare a fare il gioco del gatto con il topo”, aggiungendo che le sanzioni internazionali non metteranno mai in ginocchio l’Iran. Teheran e il gruppo 5+1, composto dai cinque Stati membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) e dalla Germania, vogliono un accordo definitivo sul nucleare iraniano entro il 20 luglio, ma le parti si sono lasciate a maggio senza avere fatto grandi progressi e i negoziati di oggi sembrano essere iniziati con un braccio di ferro.

Prima delle dichiarazioni di Zarif la portavoce del dipartimento di Stato Usa, Marie Harf, aveva detto che Teheran deve mostrare “la volontà politica di fare delle scelte che riteniamo debba fare”. Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, aveva invece parlato di “differenze significative” fra le parti, aggiungendo che “il raggiungimento di un accordo è ben lontano dall’essere una certezza”. Il principale argomento di disputa è il programma di arricchimento dell’uranio: Teheran vuole mantenere invariate le proprie capacità di produzione di combustibile nucleare; il 5+1 invece, temendo che Teheran voglia dotarsi di armi atomiche, vuole imporre pesanti riduzioni nel numero di centrifughe operative. Le parti sono al lavoro per la stesura di un accordo che hanno iniziato a scrivere a giugno. Zarif aveva allora definito il documento affermando che conteneva più spazi bianchi che testo.

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