Arriaga (Messico), 25 giu. (LaPresse/AP) – Sono sempre di più i bambini che tentano di attraversare da soli il confine messicano per entrare negli Usa. Zaino in spalla, partono in autobus, salvano sul cellulare il numero dei parenti che già vivono negli Stati Uniti e si affidano ai trafficanti, che incassano tra i seimila e i settemila dollari per ciascuno. Le stime dell’amministrazione Obama sono di un ingresso di 90mila minori nel corso dell’ultimo anno. Arrivati senza adulti ad accompagnarli, solo duemila sono stati rimpatriati, gli altri sono stati affidati alle cure dei parenti già presenti sul territorio Usa, in attesa dell’esito del procedimento legale. “Dicono che ora tutto quello che i bambini devono fare è affidarsi alla polizia di frontiera”, spiega la mamma di un bimbo, lei stessa irregolare negli Usa.
“Gli Stati Uniti ci danno una grande opportunità perché adesso, con queste nuove leggi, non dobbiamo più cercare di attraversare il deserto, dove in molti sono morti. Possiamo direttamente consegnarci alle autorità”, spiega Gladys Chinoy. Quattordici 14 anni, è salita in bus in Guatemala ed è riuscita a raggiungere la madre a New York. Sogna di diventare dottoressa. Dal 2011 il numero di minori non accompagnati fermati ai confini con gli Usa è più che triplicato. Anche quelli accompagnati dai genitori risulta in crescita, sebbene la Casa Bianca non abbia pubblicato stime aggiornate.
Negli Usa la cosa sta scatenando un acceso dibattito. L’amministrazione Obama ritiene che il motivo dell’ondata migratoria sia dovuta alla criminalità nei Paesi di partenza. Per i repubblicani sarebbero invece proprio i tentativi di riforma del capo della Casa Bianca a spingere i migranti a mandare i bambini oltre confine. Entrambe le parti hanno ragione. La maggioranza dei migranti, intervistati da AP, afferma di essere in fuga dalle violenze che in Paesi come Guatemala, Honduras ed El Salvador hanno raggiunto proporzioni epidemiche. Ma altri spiegano di essersi diretti verso gli Usa perché hanno saputo che le guardie di confine devono subito rilasciare i bambini e le loro madri quando vengono fermate, permettendo loro di restare nel Paese.
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