Ramallah (Cisgiordania), 20 giu. (LaPresse/AP) – Un 15enne palestinese è stato ucciso e altri tre giovani sono stati gravemente feriti da spari esplosi dall’esercito israeliano in Cisgiordania, durante le ultime operazioni legate alle ricerche dei tre ragazzini scomparsi una settimana fa. Israele accusa i militanti di Hamas di avere rapito i tre giovani, ma non ha fornito prove in proposito. Oggi gruppi di giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro i soldati entrati nella città di Dura, che hanno risposto sparando. Secondo un funzionario di un ospedale locale il 15enne morto è stato colpito al petto da un proiettile. Un’altra fonte ospedaliera precisa che tre palestinesi sono stati feriti durante una sparatoria nel campo rifugiati di Qalandiya. L’esercito israeliano non ha commentato.
Uno dei tre giovani feriti è ricoverato in terapia intensiva, mentre gli altri due sono in condizioni gravi. L’esercito israeliano riporta di aver condotto operazioni in quattro città e campi rifugiati oggi, arrestando 25 sospettati e perquisendo circa 200 luoghi. Tra essi ci sono anche nove istituzioni legate ad Hamas, dove sono stati confiscati materiali. L’esercito ha confermato di aver usato proiettili veri negli scontri, dicendo di averlo fatto in risposta a situazioni in cui la vita dei militari era in pericolo, e ha aggiunto che durante le operazioni ci sono stati diversi scontri a fuoco. I palestinesi, ha aggiunto, hanno lanciato bombe incendiarie, ordigni improvvisati, fuochi d’artificio e pietre contro i soldati. A Qalandiya un militare è rimasto lievemente ferito da una granata.
L’esercito nella notte ha anche condotto attacchi aerei, riporta, su “siti terroristici” nella Striscia di Gaza, in risposta ai razzi sparati dai militanti contro Israele. Secondo il ministero della Salute della Striscia, sei persone sono state lievemente ferite nei raid, tra cui quattro bambini. Da quando hanno preso il via le tensioni legate alla scomparsa dei tre ragazzini israeliani, 16 razzi sono stati sparati contro Israele, afferma l’esercito. Hanno causato danni a una casa, mentre non è stato registrato alcun ferito. I tre giovani, di 16 e 19 anni, sono scomparsi il 12 giugno in Cisgiordania. Di loro non c’è più stato alcun segno e non è stato chiesto alcun riscatto.
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