Ginevra (Svizzera), 18 giu. (LaPresse/AP) – Cresce il numero di omicidi, torture e rapimenti commessi da gruppi armati nell’est dell’Ucraina. Lo afferma l’Onu, riportando la documentazione realizzata da osservatori nel Paese e presentata da Navi Pillay, Alta commissaria per i diritti umani. Almeno 356 persone, tra cui 257 civili, sono state uccise dal 7 maggio. Oltre 200 le denunce di tortura e 81 le persone trattenute il 7 giugno durante le violenze tra separatisti filorussi e governo di Kiev. Pillay dichiara che il “clima di insicurezza e paura” nel Paese ha spinto 34mila persone a fuggire dalle proprie case, quasi la metà a Donetsk e Luhansk. “Sequestri, detenzioni, maltrattamenti e torture, omicidi da parte di gruppi armati stanno ora colpendo una più vasta parte di popolazione nelle due regioni orientali”, si legge nel rapporto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata