Pechino (Cina), 3 giu. (LaPresse/AP) – Sono almeno tre gli attivisti cinesi presi in custodia o messi agli arresti domiciliari nelle ultime ore nell’ambito della campagna del governo per impedire le commemorazioni delle proteste di piazza Tienanmen del 1989, il cui 25esimo anniversario ricorre domani. L’artista Guo Jian è stato prelevato ieri notte, poco dopo che il Financial Times aveva pubblicato un suo profilo in relazione all’anniversario degli eventi di 25 anni fa. Mentre veniva portato via, Guo, cittadino australiano, ha detto a un giornalista di Associated Press che sarà detenuto fino al 15 giugno. Intanto Ye Du, scrittore e membro dell’Independent Chinese Pen Center, ha fatto sapere di essere stato prelevato dalla sua casa nella città meridionale di Canton e costretto a fare “un viaggio forzato” insieme alla moglie, Wang Haitao.

Simili viaggi sono un metodo spesso utilizzato dalle autorità per controllare i dissidenti 24 ore su 24 senza dover avviare una procedura legale. Infine Wu Lihong, ambientalista della provincia di Jiangsu, è stato messo agli arresti domiciliari. “Il 4 giugno è arrivato di nuovo e gli agenti in borghese sono qui per proteggerci; non posso lasciare la casa per viaggiare o tenere conferenze”, ha fatto sapere l’uomo in un sms.

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