Pechino (Cina), 27 mag. (LaPresse/AP) – La Cina ha chiesto agli Stati Uniti di interrompere quelle che ha definito attività di spionaggio senza scrupoli, affermando che un’inchiesta durata un mese sul “volto cattivo” delle operazioni americane ha concluso che Pechino ne è il principale obiettivo. Il rapporto, afferma l’agenzia stampa Xinhua, è stato redatto dal Centro di ricerca sui media di internet e si basa anche su informazioni provenienti dalle rivelazioni di Edward Snowden che “confermano l’esistenza di attività di spionaggio dirette contro la Cina”. “In qualità di superpotenza, gli Stati Uniti sfruttano la loro egemonia politica, economica, militare e tecnologica per controllare senza alcuno scrupolo gli altri Paesi, compresi i loro alleati”, afferma il rapporto.
“Le operazioni degli Usa vanno ben oltre i fondamenti logici dell’antiterrorismo e hanno fatto emergere il volto cattivo della volontà di perseguire i propri interessi nel completo disprezzo dell’integrità morale”, si legge ancora nel documento. La lamentela del governo giunge circa una settimana dopo che i procuratori statunitensi hanno accusato cinque ufficiali militari cinesi di avere hackerato i sistemi di compagnie americane, allo scopo di rubare segreti commerciali.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata