Bangkok (Thailandia), 6 mag. (LaPresse/AP) – Il primo ministro della Thailandia, Yingluck Shinawatra, ha testimoniato davanti alla Corte costituzionale nel processo che la vede accusata di abuso d’ufficio, in relazione alla sua decisione, risalente al 2011, di trasferire il capo del Consiglio nazionale di sicurezza a un altro incarico. Un gruppo di senatori dell’opposizione afferma che l’obiettivo della decisione, definita da loro incostituzionale, fosse quello di favorire il partito della premier. “Vorrei smentire tutte le accuse avanzate nei miei confronti”, ha affermato Shinawatra nella sua testimonianza. “In quanto primo ministro – ha proseguito – sono autorizzata a rispettare i doveri che ho nei confronti del popolo e a lavorare per il massimo beneficio del pubblico generale”. Dopo la testimonianza del primo ministro il giudice Charoon Intachan ha fatto sapere che il verdetto sarà annunciato domani. Se sarà dichiarata colpevole, Shinawatra sarà costretta a lasciare l’incarico e insieme a lei i membri del governo che ne facevano parte anche nel 2011.
Sostenitori della premier accusano i tribunali di volerla rovesciare applicando la legge in una maniera ingiusta dopo sei mesi di proteste antigovernative. A febbraio un tribunale amministrativo aveva deciso che il funzionario trasferito da Shinawatra, Thawil Pliensri, deve ritornare all’incarico iniziale. La corte aveva stabilito che il primo ministro ha il diritto trasferire funzionari da un incarico all’altro, ma ha notato che Shinawatra non motivò il trasferimento. Il conflitto politico in Thailandia va avanti dal 2006, quando l’allora primo ministro Thaksin Shinawatra, fratello di Yingluck, fu allontanato dal potere in un colpo di Stato militare dopo essere stato accusato di corruzione e abuso d’ufficio.
I sostenitori e gli oppositori del premier hanno continuato a scendere in strada negli ultimi anni e attualmente l’opposizione sta cercando di rimuovere dall’incarico Yingluck, diventata primo ministro nel 2011. Più di 20 persone sono morte nelle violenze legate all’ultima ondata di proteste, iniziate a novembre scorso. Attualmente, dopo le elezioni anticipate di febbraio, Yingluck è primo ministro ad interim. Il voto è stato però annullato e nuove elezioni sono state indette per luglio.
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