Kiev (Ucraina), 21 apr. (LaPresse) – Il vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è arrivato a Kiev, in Ucraina, dove domani discuterà la complessa situazione regionale con i leader del Paese. È atteso il suo annuncio di nuovo aiuto tecnico al governo ucraino per applicare riforme su energia ed economia. Tra i colloqui in programma ci sono quelli con il presidente Oleksandr Turchynov e con il primo ministro Arseniy Yatsenyuk, oltre a incontri con deputati e attivisti per i diritti umani. La visita a Kiev di Biden si inserisce proprio nell’impegno statunitense volto a cercare di allentare le tensioni nella regione nonostante la violenza stia continuando. “Gli Stati Uniti decideranno entro alcuni giorni se la Russia sta rispettando gli accordi”, ha detto l’ambasciatore Usa in Ucraina, Geoffrey Pyatt, annunciando che “gli Stati Uniti hanno minacciato ulteriori sanzioni contro la Russia”, nel caso i patti fossero stati violati.
Intanto due giornalisti italiani e uno bielorusso sono stati temporaneamente arrestati dai ribelli filorussi a Slovyansk, nella parte orientale dell’Ucraina. La città è occupata dalle forze pro-Mosca da oltre una settimana. Slovyansk è una delle molte città di lingua russa della regione orientale dell’Ucraina dove gli insorti chiedono maggiori legami con la Russia. Dmitry Galko, il giornalista bielorusso, ha dichiarato all’Associated Press che lui e i due colleghi italiani sono stati presi e poi liberati dopo un controllo dei documenti. Il ministero degli Esteri dell’Ucraina e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa – un gruppo di 57 nazioni che include Russia e Stati Uniti – hanno condannato le detenzioni. Insorti filorussi hanno anche fermato, nei giorni scorsi, la giornalista ucraina Irma Krat, che è stata un attivista nelle proteste a Kiev che hanno portato alla cacciata dell’ex presidente Viktor Yanukovich nel mese di febbraio. Krat, parlando nervosamente con alcuni suoi colleghi mentre era nel cortile del palazzo dove viene detenuta, oggi ha affermato che vorrebbe “andare via da lì ma i politici dovrebbero raggiungere un accordo e trovare una via d’uscita pacifica”. Dopo le sue dichiarazioni i miliziani le hanno coperto viso con un panno bianco e l’hanno trasferita di nuovo all’interno dell’edificio.
Per il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, invece, “tutti i tentativi di isolare la Russia finiranno in un vicolo cieco”. “Gli Stati Uniti – ha detto durante una conferenza stampa a proposito della situazione in Ucraina e delle posizioni della comunità internazionale nei confronti di Mosca – dovrebbero assumersi la responsabilità del potere che hanno installato a Kiev, invece di imporre ultimatum a Mosca”. Quindi, per Lavrov, “le autorità di Kiev non vogliono o forse non sono in grado di controllare gli estremisti che continuano a dominare la situazione”, il governo di Kiev ha violato l’accordo siglato il 17 aprile a Ginevra per placare le violenze e “non fa nulla per eliminare la profonda crisi nel Paese”.
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