Katmandu (Nepal), 18 apr. (LaPresse/AP) – Sono quattro le guide sherpa disperse dopo la valanga scesa stamattina lungo un percorso usato per arrivare in vetta al monte Everest. Lo hanno riferito le autorità nepalesi, che precedentemente avevano parlato di tre dispersi. I soccorritori hanno finora estratto dalla neve i corpi senza vita di 12 guide, mentre alcune persone sono rimaste ferite, di cui quattro gravemente. Per questi ultimi è necessario il trasporto in aereo a Katmandu: uno di loro vi è già arrivato, mentre gli altri tre sono stati per il momento portati nella città di Lukla e saranno probabilmente trasferiti nella capitale domani. Le persone con ferite più leggere hanno invece ricevuto le cure nel campo base. L’uomo trasportato a Katmandu, Dawa Tashi, ha alcune costole rotte ed è stato ricoverato in terapia intensiva. Le guide, ha raccontato Tashi ai familiari, si erano svegliate presto e stavano andando a riparare le funi sulla strada verso i campi più alti, ma il sentiero era instabile. D’improvviso, la slavina è scesa sul gruppo, seppellendo molte persone.
Centinaia di alpinisti, guide e membri del personale di sostegno si trovano attualmente nel campo base dell’Everest e si preparano a scalare la cima più alta del mondo all’inizio di maggio, quando le condizioni meteorologiche saranno migliorate. Gli alpinisti stanno allestendo campi sopra il campo base e guide stanno fissando le funi e mettendo in sicurezza i percorsi. Gli sherpa sono uno dei principali gruppi etnici delle montagne del Nepal e molti di loro fanno le guide sull’Everest e sulle altre vette dell’Himalaya.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata