Lussemburgo, 15 apr. (LaPresse/AP) – La Nato e l’Unione europea devono collaborare di più vista l’incertezza su quello che la Russia potrebbe fare a proposito della situazione in Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, giunto oggi in Lussemburgo per aggiornare i ministri della Difesa dell’Ue su quanto l’Alleanza sta facendo per reagire a quella che i Paesi occidentali definiscono una campagna di pressioni e intimidazioni della Russia contro l’Ucraina. Secondo Rasmussen, in Ucraina è chiaramente visibile “la mano della Russia” e Mosca “dovrebbe smettere di essere parte del problema e cominciare a essere parte della soluzione”.
La Nato ha in programma una risposta su tre fronti: “rafforzare i piani di difesa, migliorare le esercitazioni e applicare un dispiegamento adeguato” in modo da rassicurare i membri Nato vicini alla Russia, ha spiegato Rasmussen. Alla domanda se la Nato possa creare basi militari negli Stati membri dell’Europa orientale, infine, Rasmussen ha risposto che è troppo presto per entrare nei dettagli. “Ma nessuno dovrebbe dubitare della nostra determinazione a garantire effettiva protezione difensiva a tutti gli alleati”, ha concluso.
Rasmussen ha affermato che farà pressioni sui ministri della Difesa dell’Ue per “rafforzare la cooperazione”. “Abbiamo bisogno di addestrarci ed esercitarci di più insieme, per esempio con la Nato Response Force e l’Eu battlegroup, in modo da essere pronti a qualsiasi cosa il futuro potrebbe portarci”, ha detto il segretario Nato parlando con i giornalisti. Molti Paesi membri della Nato in Europa, compresi Regno Unito, Germania e Francia, appartengono anche all’Unione europea, ma ci sono membri dell’Ue che non fanno parte della Nato. Dell’Eu battlegroup, per esempio, fanno parte Finlandia, Svezia, Irlanda, Austria e Cipro che invece non sono membri Nato.
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