Tokyo (Giappone), 12 apr. (LaPresse/AP) – Il ministro dell’Interno del Giappone, Yoshitaka Shindo, si è recato in visita nel santuario di guerra Yasukuni a Tokyo dedicato a 2,5 milioni di giapponesi morti durante le guerre, compresi 14 condannati per crimini di guerra commessi contro altri Paesi. La mossa potrebbe riacendere le tensioni con Cina e Corea del Sud a pochi giorni dall’inizio del tour in Asia del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in programma a fine aprile.
Il ministro sostiene di avere compiuto una visita privata per pregare per i soldati caduti nella battaglia di Iwo Jima, una delle battaglie simbolo della Seconda guerra mondiale. Cina e Corea del sud considerano invece le visite al santuario Yasukuni da parte dei leader giapponesi delle mancanze di rimorso per quanto avvenuto in periodo di guerra. A dicembre scorso anche il premier giapponese Shinzo Abe aveva fatto visita al santuario, sollevando un polverone di polemiche.
Shindo è il nipote di un famoso generale dell’esercito imperiale, Tadamichi Kuribayashi, che fu comandante nei giorni finali di Iwo Jima. In quella battaglia, nel 1945, morirono 6.821 americani e 21.570 giapponesi; inoltre risultano ancora dispersi in azione circa 12mila giapponesi e 218 americani. “Rinnovo il mio impegno a non causare mai una tragedia del genere e ho pregato per la pace davanti alla gente che ha perso la vita in guerra”, ha detto il ministro parlando con i giornalisti dopo la visita. “È quel che faccio ogni volta che visito il santuario Yasukuni”, ha aggiunto.
Nell’ambito del tour di questo mese in Asia, Obama visiterà Giappone, Corea del sud, Filippine e Malesia. A marzo scorso il primo ministro giapponese Abe e la presidente sudcoreana Park Geun-hye si sono incontrati nel primo faccia a faccia da quando hanno assunto i rispettivi incarichi oltre un anno fa.
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