Budapest (Ungheria), 7 apr. (LaPresse/AP) – Il partito Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orban ha vinto le elezioni parlamentari di ieri, ottenendo 133 sui 199 seggi al Parlamento. Lo ha fatto sapere l’Ufficio elettorale nazionale ungherese, precisando che per il momento è stato conteggiato più del 98% delle schede. “Ogni dubbio e incertezza è scomparsa, abbiamo vinto”, ha dichiarato Orban ai sostenitori che si erano radunati ieri sera a Budapest. “L’Ungheria – ha dichiarato il premier – è un luogo in cui vale la pena di vivere, lavorare e mettere su famiglia. Abbiamo dichiarato che non torneremo indietro”. “L’Ungheria – ha proseguito – ha confermato che il suo posto è nell’Unione europea, ma soltanto se ha un forte governo nazionale”. Una coalizione guidata dal Partito socialista è arrivata seconda con circa 48 seggi, ma il risultato più significativo è quello raggiunto dal partito di estrema destra Jobbik, che con il 20,6% delle preferenze avrà 23 seggi. Il partito verde ‘La politica può essere diversa’, ha vinto il 5,3% dei voti e avrà cinque rappresentanti al Parlamento.

Nonostante il risultato, il leader di Jobbik, Gabor Vona, ha detto che sia lui e i suoi sostenitori sono “profondamente disillusi” dall’esito del voto. “Abbiamo superato le attese dei sondaggi, ma non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati”, ha affermato. L’avanzata dell’estrema destra è stata invece denunciata dalla comunità ebrica. “I risultati ottenuti da Jobbik, un partito politico sfacciatamente neonazista, dovrebbero essere un campanello d’allarme per tutta l’Europa”, ha affermato il presidente del Congresso ebraico europeo, Moshe Kantor. “Si tratta – ha aggiunto – di una giornata davvero buia per l’Ungheria”.

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