Al-Hosn (Siria), 21 mar. (LaPresse/AP) – Soldati siriani hanno ucciso almeno 93 ribelli che fuggivano verso il confine del Libano dalla cittadella di Crac des Chevaliers, conquistata ieri dalle forze governative. Lo ha fatto sapere un comandante delll’esercito siriano che oggi ha accompagnato giornalisti durante una visita nella zona. Il Crac des Chevaliers è considerato uno dei castelli meglio conservati dell’epoca delle Crociate ed è incluso nell’elenco dei beni protetti dall’Unesco. Durante il tour i reporter hanno potuto osservare segni della presenza di combattenti dell’opposizione nella struttura. La cittadella era stata conquistata da ribelli nel 2012 ed è stata pesantemente danneggiata a causa di combattimenti, così come il vicino villaggio di al-Hosn. Alcune case sono state rase al suolo e diverse macchine bruciate. La maggior parte degli abitanti era fuggita prima dell’inizio degli scontri, ma giornalisti hanno visto oggi circa 50 persone, soprattutto donne e bambini, lasciare il villaggio.
Non è chiaro se tutti i danni alla cittadella e ad al-Hosn siano stati provocati durante la battaglia di ieri, iniziata all’alba e durata alcune ore. Il comandante, rimasto anonimo, ha riferito che le sue truppe hanno preso il controllo del castello nel pomeriggio e si sono rifiutate di garantire un passaggio sicuro ai circa 300 ribelli asserragliati dentro. Vedendo i combattenti dell’opposizione fuggire, ha spiegato l’ufficiale, i soldati li hanno attaccati, uccidendo almeno 93 di loro. Il comandante non ha precisato quanti ribelli erano morti durante i precedenti scontri, ma ha ammesso che alcuni dei suoi uomini avevano perso la vita durante la battaglia.
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