Ankara (Turchia), 19 mar. (LaPresse/AP) – Il vice presidente del Parlamento turco e membro del partito di governo Akp, Sadik Yakut, ha respinto la richiesta dell’opposizione di leggere pubblicamente gli atti della procura relativi ai quattro ex ministri coinvolti in un’indagine sulla corruzione. L’indagine è in corso e quindi ai sensi della legge deve rimanere segreta, ha dichiarato. Un deputato dell’opposizione, Akif Hamzacebi, ha definito la decisione “una macchia nera” per la democrazia in Turchia. Un parlamentare di Akp, il partito del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, ha detto che il movimento proporrà di creare commissioni che indagheranno sulle accuse a porte chiuse.

Il Parlamento si è riunito oggi in sessione straordinaria, richiamato dalle vacanze su richiesta dell’opposizione proprio per aprire un dibattito sulle accuse di corruzione avanzate contro membri del governo di Erdogan. Le richiesta è stata presentata precisamente dal principale movimento dell’opposizione, il Partito popolare repubblicano (Chp), appoggiato da altre due fazioni.

Da documenti diffusi su internet risulta che la procura accusa tre ex ministri di avere facilitato trasferimenti di denaro in Iran da parte di un imprenditore iraniano in cambio di tangenti da diversi milioni di dollari. Il quarto ex ministro è accusato invece di aver accettato soldi in cambio di autorizzazioni edilizie. Tre di loro erano stati costretti a dimettersi a dicembre dopo l’arresto dei loro figli nell’ambito di un’indagine della polizia, mentre il quarto è stato rimosso dall’incarico in un rimpasto del governo. Il figlio di Erdogan è stato invece interrogato nell’ambito di una seconda indagine sulla corruzione, per il momento bloccata.

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