Gerusalemme, 18 mar. (LaPresse/AP) – “La frontiera con la Siria è stata recentemente riempita con elementi jihadisti e di Hezbollah e questo rappresenta una nuova sfida allo Stato di Israele”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, commentando l’incidente nelle alture del Golan. “Negli anni scorsi abbiamo avuto successo nel preservare la tranquillità prima della guerra civile in Siria, e agiremo con forza per preservare la sicurezza di Israele”. Oggi una bomba lungo la strada ha colpito una pattuglia israeliana vicino alla fontiera con le Alture del Golan, secondo quanto reso noto dall’esercito, ferendo quattro soldati. Si tratta della violenza più grave che ha colpito la zona da quando è comiciato il conflitto siriano tre anni fa. Israele ha reso noto di aver risposto con colpi di artiglieria su obbiettivi dell’esercito siriano.
Il colonnello Peter Lerner, portavoce dell’esercito, ha spiegato che la pattuglia aveva notato un “movimento sospetto” lungo la frontiera, e quando sono arrivati per indagare, è avvenuta l’esplosione. “Chiaramente questo è un grave risultato e lo seguiremo” ha affermato. L’esercito successivamente ha aggiunto che uno dei soldati è rimasto seriamente ferito. Lerner ha detto che è troppo presto per accusare qualsiasi gruppo per l’attacco. Il portavoce ha aggiunto che Israele ha preso di mira postazioni siriane perchè ritiene la Siria responsabile per tutti gli attacchi che emanano dal suo territorio. “Riteniamo l’esercito siriano responsabile per l’incidente” ha detto. “Non posso confermare che Hezbollah sia dietro questo, ma non sarebbe la prima volta. La scorsa settimana c’è stato un incidente con ordigni esplosivi nelle vicinanze e vediamo un crescente coinvolgimento di Hezbollah in Siria”.
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