Caracas (Venezuela), 11 mar. (LaPresse/AP) – Un leader degli studenti è stato ucciso nella notte a San Cristobal, nell’ovest del Venezuela, negli scontri con gli agenti, che hanno smantellato le barricate erette dai dimostranti antigovernativi. Lo ha fatto sapere su Twitter il sindaco della città, Daniel Ceballos, identificando la vittima come Daniel Tinoco. Il numero delle persone morte nelle violenze legate alle proteste antigovernative iniziate il mese scorso è salito così a 22. Il giovane, ha riferito il sindaco, è stato colpito al petto dopo il tramonto. Ceballos, esponente dell’opposizione, non ha precisato chi abbia ucciso Tinoco, ma ha scritto che gruppi paramilitari alleati con il governo, noti come ‘colectivos’, si sono scontrati con i dimostranti al fianco dei soldati della Guardia nazionale. Altre due persone, ha fatto sapere una giornalista della tv locale, Beatriz Font, sarebbero rimaste ferite da colpi di arma da fuoco a San Cristobal. Il gruppo per i diritti umani Provea ha invece riferito su Twitter che uno studente è stato ferito gravemente da un proiettile.
Gli agenti della Guardia nazionale, ha raccontato la giornalista, hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di plastica durante gli scontri con manifestanti in quartieri residenziali della città, che sono andati avanti per tutto il giorno. Tinoco, ha detto Font, era “uno degli studenti sempre presenti in viale Carabobo, dove erigeva barricate e concedeva interviste. Era davvero entusiasta”. Ieri il sindaco di San Cristobal aveva denunciato che la città è “praticamente paralizzata”. “Dove il governo vede una barricata e dove vede dei paramilitari – ha affermato – in realtà ci sono soltanto dei cittadini, donne, uomini, famiglie, che si difendono da gruppi armati che arrivano all’alba per aggredire comunità, sparare, dare fuoco ai veicoli e compiere atti di vandalismo”.
Le manifestazioni che hanno interessato il Venezuela nelle scorse settimane erano iniziate proprio a San Cristobal, dove gli studenti erano scesi in strada per protestare contro un tentativo di aggressione sessuale contro una compagna. Le proteste si sono diffuse rapidamente in altre città del Paese, attirando perlopiù membri della classe media stanchi della inflazione crescente, della mancanza di beni di base e del tasso di omicidi fra i più alti nel mondo. A San Cristobal, a Caracas e in altre città del Venezuela i manifestanti hanno eretto barricate con rifiuti e pneumatici per bloccare le strade e rallentare il traffico.

