Mount Sinabung (Indonesia), 1 feb. (LaPresse/AP) – È salito a 14 morti e tre feriti in Indonesia il bilancio dell’eruzione del vulcano Sinabung, nella provincia di Sumatra settentrionale. Tra i morti ci sono un giornalista locale e quattro studenti delle scuole superiori, che erano in gita proprio per vedere il vulcano. Oltre 30mila le persone evacuate. A riferire il bilancio è il portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho, il quale ha spiegato che proprio ieri le autorità avevano consentito a circa 14mila residenti dei villaggi vicini al Sinabung di tornare nelle loro case dopo essere fuggiti a seguito di precedenti attività del vulcano.
L’eruzione di stamattina è stata seguita da una potente esplosione, con la quale il Sinabung ha buttato fuori lava fino a 4,5 chilometri di distanza. La televisione locale ha mostrato le immagini di villaggi, fattorie e alberi intorno al vulcano ricoperti di cenere.
“Il bilancio delle vittime probabilmente si aggraverà dal momento che diverse persone risultano ancora disperse e il buio sta ostacolando i servizi di soccorso”, ha spiegato il tenente colonnello Asep Sukarna, che guida le operazioni di salvataggio.
Il Sinabung è alto 2.600 metri ed è tra i circa 130 vulcani attivi in Indonesia. Erutta sporadicamente da settembre e a novembre le autorità avevano emesso il livello massimo di allerta. L’ultima eruzione di grandi proporzioni risale ad agosto del 2010 e uccise due persone, costringendo 30mila residenti a fuggire. Quell’episodio colse molti scienziati di sorpresa dal moento che il vulcano era rimasto silente per circa 400 anni. L’Indonesia si trova sulla cosiddetta ‘cintura di fuoco’ del Pacifico, un arco di vulcani e faglie che rende frequenti nella zona i terremoti.
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