Bucarest (Romania), 6 gen. (LaPresse/AP) – L’ex primo ministro della Romania Adrian Nastase, che ha ricoperto l’incarico dal 2000 al 2004 e si vociferava stesse considerando di candidarsi alle presidenziali di quest’anno, è stato condannato in via definitiva a quattro anni di carcere per corruzione. A deciderlo è stato l’Alta Corte di cassazione e giustizia. Secondo i giudici l’ex premier, fra il 2002 e il 2004, avrebbe incassato in modo non dovuto beni importati per un valore di 630mila euro e si è fatto realizzare lavori di costruzione nella sua casa di Bucarest e in una proprietà fuori dalla capitale sempre mentre era in carica. Lo stesso tribunale ha inoltre condannato a quattro anni di prigione Irina Jianu, ex capo ispettore in una società edile statale, per avere fornito in segreto quei servizi a Nastase per mantenere il suo incarico. Infine la moglie di Nastase, Dana, è stata condannata per complicità a tre anni di carcere con pena sospesa ed è stata ordinata la confisca di 410mila euro della coppia.

Nastase, 63 anni, era stato già condannato a due anni di prigione a giugno del 2012 per avere raccolto illegalmente denaro per la sua campagna elettorale del 2004, anno in cui si era candidato alle elezioni presidenziali contro Traian Basescu, che lo aveva battuto. Nel 2012 non appena fu annunciata la sua prima condanna, mentre la polizia arrivava per portarlo in prigione, si sparò al collo in un apparente tentativo di suicidio che sconvolse il Paese, ma riportò solo ferite di piccola entità. Era uscito dal carcere a marzo scorso dopo che i giudici avevano votato a favore del suo immediato rilascio in seguito alla richiesta dell’avvocato, motivata con il fatto che l’ex premier ha più di 60 anni e in carcere aveva scritto libri e insegnato agli altri detenuti. Sperava di tornare alla ribalta con le elezioni presidenziali del 2014 sostenendo che il caso giudiziario contro di lui fosse politicamente motivato, ma oggi è arrivata la condanna in questo secondo caso di corruzione. Nastase è il politico di più alto rango a finire in prigione in Romania dopo il crollo del comunismo nel 1989.

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