Siria, Assad scrive a Papa Francesco.
Raid su mercato Aleppo: 20 morti

Siria, Assad scrive a Papa Francesco.<br> Raid su mercato Aleppo: 20 morti

Beirut (Libano), 28 dic. (LaPresse/AP) – Almeno 20 persone sono morte ad Aleppo, nel nord della Siria, in un attacco aereo compiuto dalle forze governative in un affollato mercato di verdure nel quartiere di Tariq al-Bab, in mano ai ribelli. A riferirlo è l’Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che ci sono decine di feriti. Un attivista del gruppo Aleppo Media Center, Hassoun Abu Faisal, ha fissato il bilancio delle vittime a oltre 20, ma ha aggiunto che le autorità sanitarie stanno ancora conteggiando le persone coinvolte.

Intanto il presidente siriano Bashar Assad ha inviato un messaggio a Papa Francesco, nel quale illustra la posizione del governo. A farlo sapere è il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. A consegnare il messaggio al segretario di Stato, monsignore Pietro Parolin e al segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, è stata una delegazione del governo siriano composta dal ministro di Stato, Joseph Sweid, accompagnato da Hussam Eddin Aala, viceministro direttore per l’Europa presso il ministero degli Esteri, già ambasciatore presso la Santa Sede.

Il raid di oggi ad Aleppo è avvenuto intorno alle 10 di mattina ora locale, quando il mercato era molto affollato. “Diverse auto sono state danneggiate, c’erano macerie ovunque”, racconta Faisal, aggiungendo che “molti dei feriti hanno perso degli arti”. Sia Faisal che l’Osservatorio riferiscono di attacchi aerei anche in altre zone controllate dall’opposizione ad Aleppo, compresa Myassar, ma a questo proposito non si fa alcun cenno a vittime.

Da circa due settimane gli aerei da guerra e gli elicotteri del governo del presidente Bashar Assad hanno preso di mira le zone della città controllate dai ribelli. Secondo gli attivisti, sono oltre 400 i morti registrati dall’inizio dell’offensiva il 15 dicembre. Aleppo, la città più grande della Siria, è uno dei principali fronti della guerra civile da quando i ribelli vi hanno lanciato un’offensiva a metà del 2012. Da allora la città ha subìto notevoli danni nei combattimenti ed è praticamente divisa fra zone sotto controllo del governo e aree in mano all’opposizione.

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