Parigi (Francia), 16 dic. (LaPresse/AP) – Ventuno persone sono state arrestate nel sud della Francia nell’ambito delle indagini sulla vendita di carne equina ottenuta da cavalli usati in laboratori farmaceutici, non adatta al consumo alimentare. Più di cento agenti della gendarmeria nazionale hanno partecipato all’operazione lanciata stamattina all’alba in undici dipartimenti. Un ufficiale ha rivelato, parlando a condizione di anonimato, che le indagini sono incentrate sulla carne di animali usati in laboratori della società farmaceutica Sanofi-Pasteur. Il ministro delegato all’Economia sociale e ai consumi, Benoit Hamon, ha detto alla radio Rtl che si tratta di una questione di sicurezza alimentare, non solo di una frode. “C’erano – ha spiegato – dei cavalli che dovevano essere uccisi e invece sono finiti in macelleria”.
Sanofi ha fatto sapere al quotidiano francese Le Parisien che i cavalli erano usati per creare anticorpi contro la rabbia e il tetano. La compagnia, che ha collaborato con gli investigatori, ha riferito di aver venduto negli ultimi tre anni circa 200 cavalli a scuole di medicina veterinaria, persone e aziende. Il laboratorio, ha riferito Sanofi, usa gli animali per circa tre anni prima di rivenderli con un apposito certificato. Hamon, il ministro francese con la delega ai Consumi, ha sottolineato la differenza tra questo caso e lo scandalo scoppiato all’inizio dell’anno, che riguardava carne equina venduta come manzo in supermercati e ristoranti in diverse parti dell’Europa. “Questa indagine – ha sottolineato – riguarda cavalli che non dovrebbero finire né nei vostri piatti né nelle macellerie”.
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