Sofia (Bulgaria), 12 nov. (LaPresse/AP) – Scontri fra polizia e manifestanti si sono verificati a Sofia, la capitale della Bulgaria, davanti al Parlamento. Diverse centinaia di dimostranti, perlopiù studenti, hanno provato a formare una catena umana intorno all’edificio in modo da bloccare all’interno i deputati, chiedendo le dimissioni del governo e la convocazione di elezioni anticipate. Gli agenti sono intervenuti per allontanare i dimostranti e hanno lanciato lacrimogeni; ci sono diversi feriti e persone arrestate. Alcuni manifestanti si sono distesi a terra per impedire il passaggio delle auto della polizia. Successivamente gli agenti in tenuta antisommossa sono riusciti a spingere indietro i partecipanti al corteo e a formare un corridoio per permettere ai deputati di uscire dal palazzo del Parlamento.
Le proteste di Sofia sono state organizzate dagli studenti universitari, che da settimane occupano gli atenei del Paese in segno di protesta contro il governo di coalizione fra socialisti e un partito turco, nato cinque mesi fa dopo le elezioni anticipate di maggio seguite alle dimissioni del precedente esecutivo dovute alle proteste anti austerità. A scatenare la rabbia dell’opinione pubblica è stata la controversa nomina del magnate dei media Delyan Peevski a capo dell’agenzia nazionale di sicurezza. La nomina, compiuta il 14 giugno, ha subito provocato proteste di piazza ed è stata immediatamente revocata, ma i manifestanti hanno continuato a protestare convinti che si trattasse di un chiaro segnale di corruzione e nepotismo. I sondaggi mostrano che i dimostranti hanno il sostegno dei 2/3 circa della popolazione della Bulgaria, che conta circa 7,3 milioni di abitanti.
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