New York (New York, Usa), 6 nov. (LaPresse/AP) – Bill de Blasio è il nuovo sindaco di New York. Primo democratico eletto alla carica dal 1989, ha sconfitto il repubblicano Joe Lhota nella corsa alla successione di Michael Bloomberg. Con il 99% dei voti conteggiati, l’italo americano ha ottenuto il 73% delle preferenze contro il 24% di Lhota e assumerà il primo gennaio l’incarico di 109esimo sindaco della più grande città degli Stati Uniti.
“Oggi avete chiesto forte e chiaro una nuova direzione per la nostra città. Siamo uniti nel credere che New York non debba lasciare indietro nessun newyorchese. La gente di questa città ha scelto un sentiero progressista e stanotte andiamo verso di esso come una città unita”. Così il sindaco neo eletto ha dichiarato ai sostenitori nella zona di Park Slope, a Brooklyn. Il discorso del democratico si è tenuto in un luogo molto diverso dallo sfarzoso hotel di Manhattan dove solitamente si tengono le feste post-elezioni.
De Blasio nella sua campagna ha puntato molto sulla riduzione del divario tra i cittadini ricchi e quelli ai margini, per cui ha puntato il dito contro l’amministrazione del sindaco uscente Bloomberg. Ha invocato aumenti delle tasse per i ricchi e promesso di migliorare le opportunità economiche dei quartieri delle minoranze e operai. Bianco, sposato a una donna afroamericana nota per l’impegno a favore dei diritti dei gay, nella sua campagna ha utilizzato anche l’immagine del figlio 15enne, nero con pettinatura afro. Era dal 1989 che un democratico non veniva eletto sindaco di New York, quando a essere scelto fu David Dinkins.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, gli ha telefonato a per congratularsi, ha fatto sapere la Casa Bianca. Obama ha telefonato anche ai democratici Terry McAuliffe, nuovo governatore della Virginia, e Martin Walsh, eletto sindaco di Boston. Diversa la sorte del New Jersey, dove come previsto è stati confermato come governatore il repubblicano Chris Christie. A ciascuno dei democratici, Obama ha fatto le proprie congratulazioni e promesso di lavorare insieme nei prossimi mesi per aumentare le possibilità economiche per le famiglie della classe media nelle loro comunità.
Il repubblicano Lhota ha ammesso la sconfitta telefonando al vincitore circa mezz’ora dopo la chiusura delle urne. In un comizio davanti ai sostenitori in un hotel di Manhattan, ha poi detto: “E’ stata una buona sfida per cui è valsa la pena di combattere”. Ma ha parlato dello sfidante: “Vogliamo che la nostra città vada avanti e non indietro, spero che il sindaco eletto lo capisca prima che sia troppo tardi”. Lhota, 59 anni, ex vice sindaco di Rudolph Giuliani, nella sua campagna ha accusato de Blasio di raccontare “la storia di due città”, una ricca e una lavoratrice, tacciandolo di essere un marxista a causa del suo sostegno giovanile ai sandinisti in Nicaragua. La vittoria del democratico, secondo Lhota, riporterà la città al livello di criminalità del passato.
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