New York (New York, Usa), 3 nov. (LaPresse/AP) – È stata una maratona blindata quella che si è corsa oggi a New York. Dopo la pausa del 2012, quando si è deciso di non disputare la gara a causa del passaggio dell’uragano Sandy, quest’anno gli atleti professionisti e gli amatori sono tornati a correre lungo il percorso che attraversa la Grande mela. Ma rispetto a due anni fa c’era molto di diverso: con il ricordo ancora nitido dell’attentato alla maratona di Boston dello scorso 15 aprile, che provocò tre morti e centinaia di feriti, e a pochi giorni dalla sparatoria nell’aeroporto internazionale di Los Angeles, in cui è stato ucciso un agente del Tsa, la maratona di New York si è svolta all’insegna di misure di sicurezza molto rigide.
Chi voleva assistere ha dovuto affrontare lunghe file di controlli per verificare il contenuto delle borse e ai presenti è stato ripetutamente ricordato che i cellulari andavano tenuti spenti. Il percorso è stato perlustrato da cani anti-bombe ed era costantemente controllato da elicotteri. Inoltre all’altezza di Central Park sono state innalzate delle barricate che separavano i corridori dal pubblico. Ciò nonostante è stata registrata una partecipazione record: 50.740 i corridori alla partenza. Sul podio quest’anno doppietta del Kenya: a trionfare nella gara maschile è stato Geoffrey Mutai, che ha difeso il titolo tagliando il traguardo dopo 2 ore, 8 minuti e 24 secondi, lontano dal record (2:05.06) di due anni fa; anche tra le donne ha vinto una kenyota, Priscah Jeptoo, con un tempo di 2:25.7.
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