Atene (Grecia), 31 ott. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone, tra cui pensionati, disabili, operai e insegnanti, sono scese in strada ad Atene per protestare contro una nuova tassa sulla proprietà. La settimana prossima il Parlamento greco voterà sulla proposta che prevede la sostituzione di una tassa di emergenza riscossa tramite le bollette dell’elettricità con un’imposta permanente. Se sarà approvato, il provvedimento infrangerà la promessa di abolire la tassa, fatta l’anno scorso dal governo di Antonis Samaras. Il governo sta inoltre pianificando nuovi tagli ai sussidi statali e al settore pubblico. Più di mille persone disabili arrivate da diverse parti del Paese hanno protestato davanti alla sede del ministero del Lavoro, prima di attraversare il centro della città.
Yannis Vardakastanis, presidente del Forum europeo sulla disabilità, ha detto che la protesta è stata convocata dopo che ai disabili era stata negata l’esenzione dalla nuova tassa. “Siamo i più poveri dei poveri – ha dichiarato – ma non dobbiamo permettere loro di trasformarci in vittime. Per noi la crisi finanziaria sta diventando una crisi umanitaria”. Michalis Kouklos, un non vedente disoccupato di 35 anni, è arrivato ad Atene da Salonicco per partecipare alla manifestazione. “Siamo qui – ha spiegato – per difendere le cose ovvie, e cioè il diritto di tutti di vivere in dignità. Persone gravemente malate stanno perdendo l’assicurazione sanitaria e devono andare da un ospedale all’altro per cercare di essere curate”.
Il governo ha promesso che la recessione, in corso da sei anni, finirà nel 2014, ma il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, raggiungendo quasi il 28%. Secondo i dati di Eurostat, il 31% dei greci vive o rischia di vivere in povertà. Intanto per il 6 novembre è stato indetto uno sciopero generale per protestare contro i nuovi tagli annunciati dal governo.
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