Budapest (Ungheria), 23 ott. (LaPresse/AP) – I principali partiti politici ungheresi hanno commemorato la breve rivoluzione anti sovietica del 1956, ma nel corso degli eventi i leader politici si sono concentrati soprattutto sulle prossime elezioni in programma ad aprile o maggio del 2014. Il primo ministro Viktor Orban ha parlato ai sostenitori del suo partito Fidesz in piazza degli Eroi a Budapest, accusando i socialisti di aver danneggiato il Paese mentre erano al governo. “Sono stati gli ex comunisti – ha dichiarato – ad aver consegnato l’Ungheria e il popolo ungherese agli speculatori e all’industria della finanza internazionale. Sappiamo che sono stati e tuttora sono pronti a cedere l’Ungheria ai colonizzatori”. I socialisti e alcune fazioni di sinistra hanno tenuto una commemorazione separata nella sede di un’università a Budapest e hanno invitato i propri sostenitori a unirsi per sconfiggere Orban nelle prossime elezioni.
Orban ha ricordato che il suo governo ha recentemente finito di restituire il prestito di salvataggio internazionale concesso al governo socialista nel 2008, mentre al tempo steso ha imposto tasse speciali sul settore bancario e quello delle telecomunicazioni. “Abbiamo deciso – ha dichiarato – che non vivremo più come prigionieri dei fondi finanziari internazionali e che le banche e le società internazionali dovranno sostenere una porzione maggiore del peso comune”. Il primo ministro ha inoltre invitato i sostenitori a mobilitarsi in vista del voto. “Non c’è bisogno di affrettarsi – ha affermato – ma lentamente e con sicurezza dobbiamo mettere in moto il meccanismo e preparare le forze pronte per una battaglia, così come facemmo nel 2010. Preparatevi, ora possiamo finire quello che iniziammo nel 1956”.
Il partito di estrema destra Jobbik, che nelle elezioni del 2010 ottenne quasi il 17% dei voti, si è unito a Orban nelle critiche rivolte ai socialisti e all’opposizione di sinistra. Il leader Gabor Vona ha dichiarato che soltanto Jobbik può impedire che l’Ungheria “diventi lo zerbino del capitale multinazionale e dell’Unione europea”.
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