India, oltre 40mila evacuati nell’est in vista arrivo ciclone Phailin

India, oltre 40mila evacuati nell’est in vista arrivo ciclone Phailin

Bhubaneswar (India), 11 ott. (LaPresse/AP) – Più di 40mila persone sono state evacuate dalle zone costiere nell’est dell’India e le autorità locali hanno chiesto aiuto all’esercito in vista dell’arrivo del ciclone Phailin, atteso nella regione domani sera. Negli Stati di Orissa e Andhra Pradesh sono state cancellate alcune celebrazioni religiose. Il dipartimento meteorologico indiano ha avvertito che Phailin è “una tempesta ciclonica molto grave”, che potrebbe abbattersi sulla terraferma con venti massimi di 210-220 chilometri all’ora. Il ciclone, fa sapere il dipartimento, potrebbe causare interruzioni di forniture di energia elettrica su vasta scala, colpire le linee di comunicazione, nonché il traffico ferroviario e stradale, e infine causare gravi danni all’agricoltura.

Sono circa 40 i villaggi evacuati e i loro 40mila abitanti sono stati trasferiti in rifugi allestiti dal governo in cinque distretti di Orissa, ha detto Surya Narayan Patra, il ministro dello Stato per la Gestione dei disastri. Le autorità, ha aggiunto, intendono evacuare altre 100mila persone in zone più sicure prima che il ciclone raggiunga la regione. “A nessuno sarà permesso di rimanere in case di fango e di paglia in zone costiere”, ha affermato il ministro. Migliaia di persone e capi di bestiame saranno inoltre trasportate in zone più sicure nello Stato di Andhra Pradesh. Intanto le autorità stanno preparando scorte di prodotti alimentari per le persone che fuggiranno dalle zone colpite da venti forti e da piogge. Secondo i meteorologi, l’altezza delle onde potrebbe raggiungere 2 metri, ma la tempesta si sta rafforzando e il suo impatto potrebbe essere più grave del previsto. Il golfo del Bengala è stato teatro di alcune delle più gravi tempeste nella storia recente. Nel 1999 il ciclone Orissa uccise 10mila persone.

In vista dell’arrivo di Phailin, intanto, i dipendenti delle compagnie per l’erogazione dell’energia elettrica nel sudest dell’India hanno interrotto temporaneamente il loro sciopero. Quasi 30mila lavoratori delle centrali elettriche in Andhra Pradesh avevano protestato negli ultimi cinque giorni contro la decisione del governo federale di dividere lo Stato in due e la regione era stata interessata da continui blackout. Intanto circa 600mila dipendenti statali hanno continuato la loro protesta contro la divisione di Andhra Pradesh e la creazione del nuovo Stato di Telangana, affermando che in questo modo sarà divisa la comunità che parla il telugu, riconosciuto come una delle lingue ufficiali dello Stato. Molti abitanti della regione sostengono che la creazione della nuova unità amministrativa comporterà tagli al bilancio e problemi con le risorse idriche. I sostenitori di Telangana affermano invece che la loro regione, soggetta a siccità, sia sottosviluppata e che i suoi residenti si sentano discriminati per quanto riguarda la destinazione di fondi statali, risorse idriche e posti di lavoro. A loro avviso, la creazione di un nuovo Stato permetterà ai suoi 35 milioni di abitanti di ottenere le risorse necessarie per sviluppare la regione. Secondo il piano del governo, per i prossimi 10 anni i due Stati dovrebbero condividere come capitale Hyderabad, la sesta più grande città in India, situata però nel territorio del nuovo Stato.

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