New York (New York, Usa), 8 ott. (LaPresse/AP) – Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, ha proposto al Consiglio di sicurezza l’istituzione di una missione congiunta di Onu e Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) in Siria. Il testo di 11 pagine è stato presentato al Consiglio di sicurezza e fatto circolare nella notte. L’Onu si occuperebbe di logistica, comunicazioni e coordinamento con il governo siriano e i gruppi ribelli, mentre l’Opac di consulenze, verifiche e ispezioni tecniche. La proposta di Ban Ki-moon è una risposta alla risoluzione del Consiglio di sicurezza per lo smantellamento dell’arsenale chimico siriano, in cui si chiedeva al segretario generale di presentare entro 10 giorni raccomandazioni sul ruolo dell’Onu.

Nella lettera, Ban propone che una squadra di circa cento esperti sia inviata in Siria. Raggiungere l’obiettivo di distruggere le armi chimiche entro la metà del 2014 richiederà, si legge, “una operazione che, semplicemente, non è ancora stata tentata” a causa dei rischi operativi e di sicurezza maggiori dovuti alla velocità richiesta. Normalmente, infatti, servono anni per portare a termine la distruzione di un arsenale chimico. Onu e Opac sanno che la loro missione non metterà fine allo spargimento di sangue in Siria e sono pronte ad assumersi “il rischio molto alto di togliere alla Siria queste terribili armi, rimuovendo l’orrore e il pericolo che esse pongono”, scrive il segretario generale. Dato l’ambiente “pericoloso e volatile” della Siria, continua, “la missione congiunta avrà ‘un impatto leggero'” dispiegando solo il personale necessario. La proposta e le attività destinate a distruggere le armi chimiche seguono l’attacco con gas del 21 agosto vicino a Damasco, in cui sono state uccise centinaia di persone. L’attuale impegno in Siria di 19 esperti Opac e di 16 delle Nazioni unite, già andati a Damasco, ha detto Ban, è stato possibile grazie alla stretta collaborazione delle due organizzazioni “così come del governo siriano”.

Il successo nello smantellamento delle armi chimiche dipende “prima di tutto e soprattutto” da quest’ultima, ritiene il segretario generale. “Senza il pieno e autentico impegno delle autorità siriane la missione congiunta non porterà a termine i suoi obiettivi”, mette in guardia. Ban definisce l’inizio della distruzione, domenica, un “passo storico”. La missione congiunta proposta “incrementerà ed espanderà il personale a un numero di circa cento persone sia di Opac sia di Onu”. Il loro numero, ha spiegato, dipenderà dalla situazione. La missione, ha proposto, sarà guidata da un coordinatore speciale civile, nominato da lui stesso di concerto con il capo dell’Opac. Il Consiglio di sicurezza, che deve autorizzare la missione congiunta, discuterà giovedì pomeriggio la proposta.

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