Tunisi (Tunisia), 28 set. (LaPresse/AP) – Il partito Ennahda al governo in Tunisia ha accettato di dimettersi dopo i negoziati con i partiti di opposizione che inizieranno la prossima settimana. Lo fa sapere Bouali Mbarki, portavoce del principale sindacato tunisino, Ugtt, spiegando che mesi di colloqui con la formazione di governo hanno portato finalmente a un accordo. L’intesa prevede tre settimane di negoziati per nominare un governo tecnico ad interim non politico.
La Tunisia proviene da oltre due anni di instabilità politica, dopo il rovesciamento di Zine El Abidine Ben Ali a inizio 2011, situazione peggiorata dall’omicidio di due importanti esponenti dell’opposizione, prima a febbraio Chokry Belaid e poi a luglio Mohamed Brahmi. La morte di Brahmi, ucciso a colpi di arma da fuoco davanti alla sua famiglia il 25 luglio, a fatto cadere la Tunisia nell’attuale crisi, con decine di parlamentari dell’opposizione che hanno dato le dimissioni, congelando di fatto gli sforzi per scrivere la nuova Costituzione. Proteste di strada e stallo politico hanno paralizzato il Paese.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata