Washington (Usa), 27 set. (LaPresse) – I presidenti di Usa e Iran si sono parlati al telefono, in un contatto diretto che non avveniva dal 1979. Ne ha dato notizia per primo il presidente americano Barack Obama, parlando in conferenza stampa alla Casa Bianca e sottolineando lui stesso l’importanza di questo passo: “E’ indicazione che stiamo andando verso il superamento delle difficoltà affrontate nel corso della storia. Credo ci siano le basi per una soluzione” della questione del nucleare.
Quasi in contemporanea, su Twitter appariva un post di Hasan Rohani, che confermava la notizia aggiungendo che sia lui sia Obama “hanno espresso la reciproca volontà di risolvere rapidamente la questione del nucleare. Simili le dichiarazioni di Obama davanti ai giornalisti: “L’accordo sul nucleare è un obiettivo difficile, ma è possibile raggiungerlo”. Ha aggiunto che i team di entrambi lavoreranno insieme, e insieme con il gruppo del 5+1, per andare verso un accordo. Gli Usa si coordineranno anche con gli alleati, incluso Israele, ha precisato. Obama ha anche detto di aver riaffermato alla controparte iraniana di riconoscere il diritto di quest’ultima di lavorare al nucleare con scopi pacifici.
In precedenza, oggi, Rohani aveva dichiarato a proposito delle relazioni con gli Usa che Obama ha usato un “tono nuovo” nel suo discorso all’Assemblea generale Onu, che fa essere ottimisti sull’allentamento delle tensioni tra i due Paesi. Ha anche spiegato di non aver incontrato Obama a margine dell’Assemblea generale Onu perché non c’è stato tempo sufficiente per pianificare un incontro così importante. A proposito delle elezioni che lo hanno portato alla presidenza, ha dichiarato che hanno creato un “nuovo ambiente”, che potrebbe aprire la strada a relazioni migliori con l’Occidente.
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