Pechino (Cina), 24 set. (LaPresse/AP) – Bo Xilai, ex astro nascente del partito comunista caduto in disgrazia e condannato domenica all’ergastolo per corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere, ha presentato ricorso in appello contro la sentenza. Lo riferisce una persona vicina al caso, spiegando che Bo ha presentato ricorso verbalmente a una Corte intermedia direttamente domenica, dopo l’annuncio del verdetto, e che presto sarà anche presentato il documento scritto a una Corte di livello superiore, la Corte suprema del popolo della provincia dello Shandong. Si tratta di una mossa rara, in linea con l’atteggiamento sprezzante mantenuto da Bo, il quale ha sempre negato tutte le accuse a suo carico nel corso del processo. È tuttavia improbabile che il ricorso determini un cambiamento del risultato, dal momento che si ritiene che la sentenza sia frutto di una decisione dei vertici della Cina, che controllano il sistema giudiziario.

Ex segretario del Partito comunista cinese della città di Chongqing, nel sudovest della Cina, Bo Xilai era un tempo considerato un potenziale candidato per il comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese. Recentemente è stato tuttavia coinvolto in uno scandalo che ha messo definitivamente da parte questa ipotesi e a settembre del 2012 è stato estromesso dal partito comunista. A dare il via allo scandalo era stato Wang Lijun, collaboratore di Bo ed ex comandante di polizia di Chongqing. A novembre del 2011 era fuggito nel consolato degli Stati Uniti a Chengdu, dicendo che la moglie di Bo, Gu Kailai, era coinvolta nell’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood. Quest’ultimo era stato trovato morto il 15 novembre del 2011 in un albergo in montagna alla periferia di Chongqing.

A quel punto Bo è stato rimosso dall’incarico di segretario del partito di Chongqing e la moglie ad agosto 2012 è stata condannata a morte, con sospensione della pena, dopo aver confessato. A Wang Lijun, invece, sono stati imposti lo scorso 24 settembre 15 anni di prigione per avere inizialmente coperto l’omicidio. I giudici del Tribunale del popolo di Chengdu lo hanno condannato per defezione, abuso di potere e altri reati. Dalle decisioni su Gu Kailai e Wang Lijun dipendeva anche la sorte di Bo Xilai, il cui processo si è tenuto da giovedì 22 agosto a lunedì 26 agosto e la cui condanna all’ergastolo è stata annunciata appunto domenica, 22 settembre 2013.

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