Jinan (Cina), 25 ago. (LaPresse/AP) – Wang Lijun, capo della polizia di Chongqing, è una “persona di qualità molto vile che prima ha mentito in tribunale e poi ha confuso le acque”. È l’accusa lanciata al suo ex braccio destro da Bo Xilai, ex astro nascente del partito comunista cinese caduto in disgrazia e accusato di corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere, a processo in questi giorni al tribunale di Jinan. Al termine dell’udienza di oggi, la corte ha fatto sapere che tutte le prove sono state presentate e che il processo è aggiornato a domani.

A dare il via allo scandalo cheha travolto Bo Xilai era stato proprio Wang Lijun che a novembre 2011 fuggì nel consolato degli Usa a Chengdu, sostenendo che la moglie del funzionario, Gu Kailai, fosse coinvolta nell’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood, trovato morto il 15 novembre del 2011 in un albergo in montagna alla periferia di Chongqing. Dopo l’episodio, Bo Xilai è stato rimosso dall’incarico di segretario del partito di Chongqing e la moglie ad agosto 2012 è stata condannata a morte, con sospensione della pena, dopo aver confessato. A Wang Lijun, invece, sono stati imposti lo scorso 24 settembre 15 anni di prigione per avere inizialmente coperto l’omicidio. I giudici del Tribunale del popolo di Chengdu lo hanno condannato per defezione, abuso di potere e altri reati. Dalle decisioni su Gu Kailai e Wang Lijun dipendeva anche la sorte di Bo Xilai, che sta affrontando ora il processo.

Le immagini della televisione ieri hanno mostrato i due uomini in aula, Bo Xilai al banco degli imputati, Wang in quello dei testimoni. Parlando davanti alla corte l’ex funzionario ha ammesso di avere fatto degli errori, continuando però a respingere tutte le accuse che gli sono contestate. La parziale ammissione di sbaglio è giunta a proposito dell’accusa di appropriazione indebita, secondo la quale sarebbe coinvolto nella sottrazione di 5 milioni di yuan di fondi pubblici da parte della moglie. “Mi vergogno” di non avere agito per fermare quella cattiva condotta, “sono stato troppo negligente per questo denaro pubblico”, ha detto Bo in aula. Su questa vicenda l’ex funzionario del partito comunista ha inoltre messo in dubbio la testimonianza della consorte in base a cui lui le avrebbe detto di prendere i fondi del governo per coprire le spese per accompagnare il figlio nel Regno Unito a studiare. Dopo avere definito Gu Kailai “pazza”, Bo Xilai ha raccontato una versione diversa, sostenendo che la donna portò via il figlio perché furiosa per una sua relazione extraconiugale.

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