Beirut (Libano), 10 ago. (LaPresse/AP) – Offensiva dell’esercito siriano nella provincia di Latakia per riprendere il controllo di 11 villaggi occupati dai ribelli. Nella notte, spiegano gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, i caccia hanno bombardato il villaggio di Salma, dove almeno 20 persone sono morte, almeno metà delle quali sono combattenti. Il villaggio si trova nella zona occidentale del Paese dominato dalla minoranza alawita a cui appartiene anche il presidente Bashar Assad.
I media di Stato oggi riportano che il governo ha ripreso il controllo di tre degli 11 villaggi. Gli attivisti confermano la caduta di uno di essi, ma sostengono che gli scontri stiano proseguendo negli altri due. La zona ospita però anche molti villaggi popolati da musulmani sunniti. L’Osservatorio riporta anche scontri tra soldati e ribelli nelle montagne di Jabal al-Akrad questa mattina. Non ci sono notizie di morti da questi combattimenti.
Gran parte della provincia di Latakia è stata piuttosto tranquilla durante il conflitto scoppiato a marzo 2011, perché mantenuta con forza sotto il controllo centrale. Tuttavia a inizio settimana ribelli e combattenti stranieri sono riusciti a entrare in alcuni villaggi, costringendo i civili a fuggire. Come riportano gli attivisti, almeno 60 persone, tra cui molte donne e bambini, sono rimaste uccise nell’offensiva ribelle. Inoltre, 400 altri civili, tra cui molti alawiti, sono scomparsi e si teme siano stati catturati dai ribelli nell’area. Le truppe dell’esercito di recente sono avanzate vicino al confine con il Libano e nella città di Homs, roccaforte dell’opposizione. Inoltre hanno combattuto sacche di resistenza attorno alla capitale Damasco, dove mercoledì hanno teso un agguato a un grande gruppo di combattenti, uccidendone oltre 60.
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