Buenos Aires (Argentina), 30 giu. (LaPresse/AP) – L’enorme statua di Cristoforo Colombo di Buenos Aires, in Argentina, è stata rimossa. Motivazione ufficiale: va sottoposta a restauri. Ma la decisione ha provocato scontento nella comunità italiana, visto che il monumento è da tempo al centro di una controversia politica.
Alta sei metri, la statua pesa 38 tonnellate, e per spostarla dal piedistallo sono state utilizzate delle gru. Parlando con il quotidiano La Nacion, l’ingegnere incaricato dell’operazione, Juan Arriegue, spiega che il monumento dedicato all’esploratore italiano “non sarà trasferito in un altro luogo, ma sarà sottoposto a un processo di restauro”.
La spiegazione però non convince tutti. La scultura, che si trova dietro la Casa Rosada, è da tempo oggetto di una controversia politica fra il governo di sinistra della ‘presidenta’ Cristina Fernandez e il sindaco conservatore di Buenos Aires, Mauricio Macri. Il governo ha provato infatti a ottenere che venisse spostata e sostituita con un monumento dedicato alla leader della guerriglia Juana Azurduy, donato dalla Bolivia. Tuttavia sia l’amministrazione di Buenos Aires, sia la comunità italiana dell’Argentina puntano sul fatto che la statua appartenga alla città e non al governo federale. Un tribunale aveva emesso un’ingiunzione che bloccava temporaneamente il trasferimento della statua in un altro luogo. E questo elemento provoca scontento in molti cittadini, che sostengono che il governo non abbia rispettato la decisione del tribunale e abbia anzi usato il restauro come scusa per aggirare quanto stabilito dalla Corte. Il monumento è stato regalato dalla comunità italiana a Buenos Aires circa cento anni fa.
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