Brasilia (Brasile), 26 giu. (LaPresse/AP) – Il Congresso brasiliano ha ceduto a una delle richieste delle proteste, bocciando l’emendamento costituzionale che avrebbe limitato i poteri dei procuratori federali nell’indagare sui reati. Lo riporta online O Globo. Secondo i manifestanti il cosiddetto Pec 37 avrebbe portato a maggiore corruzione. I voti contrari sono stati 430, quelli favorevoli nove e le astensioni due. Intanto, procede la proposta di tenere un referendum popolare sui punti della riforma politica chiesta dalle proteste. Inizialmente la presidente Dilma Rousseff aveva annunciato una consultazione popolare per creare una Assemblea costituente che affrontasse la riforma, proposta criticata da diversi fronti.

Le proteste nel frattempo proseguono in tutto il Paese, continuando a rivendicare migliori condizioni sociali e a condannare le spese per l’organizzazione dei grandi eventi sportivi, in particolare in vista dei Mondiali di calcio 2014. Nessuna delle manifestazioni della notte ha avuto massicce proporzioni, ma la tensione è alta a Belo Horizonte in vista delle proteste di questa sera, prima della semifinale tra Brasile e Uruguay della Confederations Cup. Sono attese 100mila persone e le autorità cittadine hanno dichiarato giorno festivo e detto esplicitamente che si aspettano scontri tra polizia e dimostranti.

Nella notte invece i dimostranti hanno manifestato a Rio de Janeiro, dopo che le forze speciali della polizia hanno ucciso otto persone nella favela di Nova Holanda mentre davano la caccia all’assassino di un poliziotto. L’agente è stato ucciso durante scontri tra polizia e gruppi di abitanti della favela che lunedì saccheggiavano negozi e derubavano dimostranti durante le proteste. I dimostranti sono usciti dalla favela, inizialmente cordonata dalla polizia, e hanno marciato pacificamente verso zone benestanti della città. A San Paolo le manifestazioni hanno bloccato alcune strade principali, mentre in precedenza in alcune zone periferiche si erano tenuti cortei pacifici. A Niteroi, dall’altra parte della baia di Guanabara di Rio, circa mille persone sono scese in strada per protestare. Altri cinque Stati sono stati teatro di dimostrazioni.

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