Damasco (Siria), 30 apr. (LaPresse/AP) – Dopo l’attentato di ieri, a cui è scampato il primo ministro Wael Nader Al-Halqi, Damasco è statascossa questa mattina da una nuova esplosione. Secondo quanto riferisce la televisione di Stato siriana, un forte scoppio è stato avvertito nel distretto centrale di Marjeh. Non è chiaro quale sia l’obiettivo né di che natura sia l’esplosione, ma l’emittente parla di dieci vittime. I residenti locali riferiscono di aver visto fumo nero e spesso salire da alcuni palazzi. Immediatamente dopo nell’area si sono avvertiti colpi di arma da fuoco.

La televisione di Stato ha trasmesso le immagini dei vigili del fuoco accorsi sul posto, per cercare di spegnere l’incendio divampato che ha coinvolto diverse auto e un edificio vicino. È possibile vedere un uomo per terra in una pozza di sangue e un altro, apparentemente ferito, che viene portato dai civili in un bus. L’Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che le vittime sono nove. I residenti hanno sentito colpi di arma da fuoco nell’area subito dopo lo scoppio, che è avvenuto attorno alle 11 ora locale (le 10 in Italia). Nell’attentato di ieri a cui è scampato il primo ministro Wael al-Halqi, secondo fonti governative due persone sono morte e altre 11 sono rimaste ferite. L’Osservatorio parla di un bilancio più grave, ossia di cinque morti tra cui due guardie del corpo del premier e uno dei suoi autisti.

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