Damasco (Siria), 26 apr. (LaPresse/AP) – Il governo siriano nega di avere usato armi chimiche contro i ribelli, sostenendo anche che il regime non ne abbia bisogno. Ad affermarlo sono due fonti ufficiali del governo. Una, parlando con Associated Press, ha detto che Damasco non ha usato armi chimiche e anche se le avesse non le userebbe. La seconda fonte invece, Sharif Shehadeh, ha definito “menzogne” le affermazioni degli Stati Uniti, paragonandole alle false accuse di Washington sul possesso di armi di distruzioni di massa da parte dell’Iraq prima dell’invasione del Paese. Ieri la Casa Bianca e altre fonti ufficiali dell’amministrazione Obama hanno reso note le conclusioni dell’intelligence Usa, secondo la quale ci sono “diversi livelli di certezza” che il governo siriano abbia usato due volte armi chimiche durante la guerra civile.
Precisamente i funzionari americani parlano dell’uso di gas nervino Sarin, anche se Washington si mantiene prudente e rassicura che non ci saranno interventi imminenti. Barack Obama in passato aveva detto che l’uso di armi chimiche avrebbe costituito una “linea rossa”, ma la Casa Bianca ha fatto sapere che “le valutazioni dell’intelligence da sole non sono sufficienti e solo fatti credibili e corroborati che ci forniscono certezza guideranno le nostre decisioni”. Probabilmente, spiega una fonte della Difesa, si vogliono evitare errori come quelli commessi in passato quando per esempio, basandosi su informazioni di intelligence, l’amministrazione Bush decise di invadere l’Iraq.
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