Seffner (Florida, Usa), 2 mar. (LaPresse/AP) – La voragine che ieri si è aperta sotto una casa in Florida inghiottendo un uomo di 37 anni (non 36 come riferito in un primo momento) non è ancora in condizioni di stabilità e si ritiene che potrebbe crescere provocando altri crolli. È quanto annuncia l’amministratore della contea di Hillsborough, Mike Merrill, che ha imposto ai residenti di non rientrare nell’abitazione. Anche due case vicine sono state evacuate e ai giornalisti accorsi sul posto è stato chiesto di spostarsi ad alcune centinaia di metri per ragioni di sicurezza. Il 37enne si trovava in camera da letto quando il terreno ha ceduto e si è aperta una voragine; Jeff Bush, questo il nome dell’uomo, è sprofondato nella crepa e si ritiene che sia morto. Le squadre di soccorso che sono scese in profondità, infatti, non hanno riscontrato alcun segno di vita. Nella casa si trovavano anche altre cinque persone, ma non ci sono feriti.
Il fratello della vittima, Jeremy, ha raccontato di essere saltato dentro la crepa per provare ad aiutare Jeff, ma lui stesso ha avuto bisogno di essere salvato da un vice sceriffo. Diversi ingegneri si rimetteranno al lavoro stamattina per proseguire con la raccolta di campioni di terreno e altri test mirati a stabilire le caratteristiche della voragine e i rischi precisi. Si stima che la dolina abbia un diametro di 6 metri e sia altrettanto profonda. Al momento del cedimento si è sentito un forte boato, come se una macchina si fosse schiantata contro la casa, hanno raccontato i testimoni.
L’apertura di voragini nel terreno è frequente in Florida, tanto che lo Stato impone alle assicurazioni di fornire ai proprietari di immobili delle coperture contro i rischi di cedimenti. Il motivo è che nel sottosuolo, composto perlopiù da porose rocce calcaree che si dissolvono facilmente nell’acqua, ci sono molte caverne. In passato è successo che macchine, case e altri edifici sprofondassero, ma è molto raro che una persona venga inghiottita dal terreno. Il fratello della vittima ha raccontato che circa due mesi fa qualcuno era venuto a effettuare dei controlli per le doline, probabilmente per offrire delle assicurazioni, ma non aveva riscontrato problemi. “Aveva detto che non c’era niente che non andasse e due mesi dopo mio fratello è morto in una dolina”, ha detto il fratello.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata