Roma, 17 feb. (LaPresse) – Un cittadino italiano è stato rapito questa notte nel nord della Nigeria, area in cui sono attivi gli estremisti islamici della setta Boko Haram. L’uomo, la cui identità non è nota, è stato sequestrato assieme ad altri sei stranieri da un gruppo di uomini armati nello Stato di Bauchi, dove lavorava per la compagnia di costruzioni Setraco. La Farnesina ha confermato il rapimento e fatto sapere che l’unità di crisi è stata immediatamente attivata e che il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, è stato informato e sta seguendo la vicenda. Sono stati intanto attivati i contatti al consolato a Lagos e all’ambasciata ad Abuja, dove ai diplomatici nigeriani è stato ribadito che l’incolumità dell’ostaggio è prioritaria. Gli altri stranieri sono un britannico, un greco e quattro libanesi.

Secondo la ricostruzione delle autorità nigeriane, un gruppo di uomini armati nella notte ha dato l’assalto a un carcere nella zona di Jama’re, cittadina nella zona rurale dello Stato di Bauchi. Durante l’attacco gli uomini hanno anche dato alle fiamme due mezzi della polizia. Poi il gruppo armato si è spostato al campo in cui si trovavano i lavoratori stranieri, nell’area dove la compagnia Setraco sta costruendo una strada. Nell’attacco una guardia di sicurezza è stata uccisa, mentre i sette stranieri sono stati prelevati e portati via.

Il nord nigeriano a maggioranza musulmana nell’ultimo anno e mezzo ha assistito a numerosi attacchi da parte della setta islamica radicale Boko Haram, tra cui anche rapimenti di stranieri. Secondo il conteggio di Associated Press, il gruppo è responsabile della morte di almeno 792 persone nel solo 2012. Lo scorso anno uomini legati alla setta rapirono un italiano e un britannico, Franco Lamolinara e Chris McManus, nello Stato settentrionale di Kebbi. I due ostaggi furono poi uccisi in un tentativo di liberazione condotto dalle forze nigeriane. Il caso incrinò anche i rapporti diplomatici, perché Roma accusò di non essere stata consultata prima del fallito raid per la liberazione.

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